Conto Deposito Banca di Credito Cooperativo di Cagliari

Quando si è alla ricerca di un prodotto capace di far fruttare i propri risparmi, portando in prossimità dello 0% la possibilità di farsi carico di possibili rischi, i conti deposito sono quelli che meglio sanno rispondere a questo genere di necessità. La scelta attualmente è molto ampia, anche se la potenza della pubblicità inevitabilmente spinge verso le offerte “più note” come il conto Arancio. Tuttavia non mancano proposte che possono suscitare interesse, come il caso della banca di credito cooperativo di Cagliari.

Condizioni dell’offerta del conto deposito della banca di Cagliari
E’ possibile indirizzare la propria scelta su tre diverse durate (con conseguente variazione dei tassi di interesse applicati) che sono di 6 mesi, 12 mesi e 36 mesi. Ovviamente si tratta in tutti i casi di un conto deposito vincolato. Per quanto riguarda le condizioni economiche queste sono:
deposito vincolato a 6 mesi: tasso di interesse lordo dell’ 1,40% (1,03% netto);
deposito vincolato a 12 mesi: tasso di interesse lordo del 2,40% (1,77% netto);
deposito vincolato a 36 mesi: tasso di interesse lordo del 2,70% (1,99% netto).
Il deposito libero invece rende solamente lo 0,01% lordo sempre su base annua. Il conto deposito non prevede costi di apertura, gestione (tranne le comunicazioni periodiche al costo di 1 euro cad) o di chiusura (anche se i prelievi con bonifico hanno un costo che va da un minimo di 1 euro al massimo di 4 euro), mentre bisogna considerare l’imposta di bollo e l’incidenza che questa ha sui rendimenti.

Conclusioni ed opinioni sul conto deposito della banca di Cagliari
I tassi di interesse sono abbastanza ‘interessanti’, anche se altrove si trovano banche disposte a farsi ancora carico dell’imposta di bollo. Il limiti minimi da depositare per accedere al rendimento del relativo conto deposito non sono eccessivamente elevati, partendo da 10 mila ero (massimo depositabile invece 3 milioni di euro per il conto deposito libero, che scende ad un milione per i conti vincolati).

Tuttavia si tratta di tassi promozionali, che resteranno in vigore solo fino alla fine di quest’anno, il che rende ancora meno interessante il prodotto in sé soprattutto perché possibili altre soluzioni, dotate di un carattere più “sistematico”, sono ormai numerose.