Come Affrontare uno Stage Lavorativo
ll mondo del lavoro sta diventando sempre più complesso e articolato. Se fino a pochi decenni fa era possibile inserirsi in un contesto lavorativo subito dopo la scuola dell’obbligo o dopo il diploma, oggi vengono ricercate figure professionali sempre più specializzate, al punto che nemmeno la laurea può essere considerata un punto di arrivo. Inoltre, la grave crisi economica che sta travolgendo i mercati occidentali da qualche anno a questa parte ha avuto gravi ripercussioni anche in questo ambito, dato che molte aziende hanno chiuso i battenti o si sono trovate a dover porre i dipendenti in cassa integrazione per poter ridurre le spese.
Farsi strada nell’universo del lavoro, quindi, è sempre più complesso e articolato. Chi pensava, dopo aver conseguito la laurea, di poter trovare agevolmente un impiego si è dovuto ben presto ricredere. Oggi giorno le aziende scelgono sempre più frequentemente di inserire nel loro organico le figure degli stagisti. Si tratta di persone che hanno da poco conseguito il titolo di studio che, al fine di apprendere sul campo il mestiere, prestano il proprio servizio per un periodo determinato di tempo a titolo gratuito. Ovviamente l’ azienda non è vincolata ad assumere lo stagista, anche se si tratta di una possibilità da non escludere.
Come affrontare, dunque, un periodo di lavoro non retribuito nel modo migliore, facendo in modo di assimilare più nozioni possibile? Innanzitutto occorre non entrare nell’ottica disfattista di chi si lamenta pensando di lavorare gratis e nulla più. Interpretare questa esperienza come un momento formativo in cui si cerca di mettere in pratica ciò che si ha studiato è il modo di iniziare nel migliore dei modi lo stage. Essere sempre professionali, rispettare gli orari, i ruoli e le mansioni sono princìpi fondamentali che devono appartenere a chiunque si affacci sul mondo del lavoro e condizioni determinanti affichè si possano avere buoni rapporti con colleghi e superiori. Una volta entrati in azienda cerchiamo di mostrarci sempre disponibili e ben disposti verso i colleghi. Ricordiamo sempre che siamo noi a dover apprendere da loro, quindi andare d’accordo con tutti ci permetterà di costruire un rapporto amicale e che potrà apportare nuovi sbocchi alle nostre competenze.
Un’altra cosa da tenere sempre a mente è che, in quanto stagisti, siamo lì per imparare Se ci sono aspetti poco chiari o procedure di cui ignoravamo l’esistenza non poniamoci problemi nel fare domande e chiedere indicazioni, ciò accrescerà le nostre competenze. Appuntiamo sempre ciò che di nuovo impariamo e la sera ripassiamo quanto abbiamo scritto, in modo da poterlo assimilare al meglio Mano a mano che la nostra esperienza sul campo si arricchirà saremo in grado di mettere in evidenza le nostre qualità e i nostri pregi, cosa che potrà farci ben volere da superiori e responsabili Quotidianamente diamo segno di aver appreso qualche cosa in più e mostriamo disponibilità e impegno, anche qualora ci venisse richiesto di trattenerci oltre l’orario lavorativo (senza che i superiori se ne approfittino) Se lasceremo un buon segno di noi e del nostro lavoro è probabile che l’azienda, nel momento in cui sarà alla ricerca di nuovo personale, vada a cercare tra le figure che hanno già avuto esperienza sul campo, prime tra tutte quelle degli ex stagisti.
Uno stage lavorativo è oggi il modo migliore per affacciarsi sul mondo del lavoro e sviluppare esperienze concrete. Dedicare un periodo predeterminato ad acquisire nozioni sul campo, anche se non retribuiti, può essere la chiave di volta per trovare un impiego in un universo sempre più complesso e articolato come quello del lavoro.