Come Diventare un Marmista
Il marmista si occupa, all’interno di un’azienda artigianale o industriale, della trasformazione di marmi, graniti, ardesie, arenarie e può operare in diversi campi.
Deve saper movimentare i blocchi lapidei con cui lavora, misurare, disegnare, tagliare, scolpire, molare, riducendo al minimo gli scarti di produzione.
Si occupa anche della costruzione di finiture nuove per l’edilizia (scalini, davanzali, caminetti, rivestimenti per bagni e cucine), della realizzazione di altari, tabernacoli e ripiani per mobili.
Esegue rilievi, sculture, pietre tombali, ponendo attenzione al materiale più adeguato a ogni lavoro.
Il restauro di vecchi edifici sembra essere, oggi, per il marmista un buon settore di sviluppo.
Per l’apprendimento di questa professione sono fondamentali il tirocinio e l’esperienza pratica a fianco di un esperto del settore.
La formazione scolastica può iniziare già a livello di scuola secondaria di secondo grado. La riforma dell’istruzione prevede la possibilità di iscriversi a un Istituto Professionale – Settore Industria e Artigianato – Indirizzo Produzioni Industriali e Artigianali – Industria.
Il marmista può trovare indirizzi di potenziali datori di lavoro rivolgendosi alle associazioni di categoria o frequentando le fiere e le mostre di settore.
In alternativa, si può avviare un’attività autonoma, che però comporta un investimento economico iniziale notevole, ammortizzabile nel corso dei primi anni di attività. In questo caso, è necessario iscriversi all’Albo delle Imprese Artigiane presso la locale Camera di Commercio.
Inoltre, ai liberi professionisti è richiesto di
-aprire la Partita IVA[
-ottenere l’autorizzazione dall’ASL per l’area adibita a laboratorio
-regolarizzare il proprio rapporto con INAIL e INPS
Si ricorda che la normativa in materia di prevenzione e sicurezza è in continuo aggiornamento, quindi, per svolgere l’attività nel pieno rispetto delle norme vigenti, è necessario tenersi costantemente aggiornati.