Cosa Sono le Querele
La querela consiste in una dichiarazione / manifestazione di volontà espressa dalla persona offesa (sia personalmente che per mezzo del proprio procuratore), con la quale si richiede all’autorità competente di procedere in ordine ad un fatto previsto dalla legge come reato.
La querela rappresenta una condizione per procedere in giudizio, in assenza della quale non sarà possibile instaurare un processo.
Da chi è presentata la querela?
La querela deve essere presentata dalla persona offesa, cioè colui che ha subito il fatto – reato, e può essere presentata direttamente dalla persona offesa oppure a mezzo di un procuratore speciale (normalmente un avvocato a ciò delegato).
A chi deve essere presentata la querela?
La querela deve essere presentata al Pubblico Ministero o alla Polizia Giudiziaria, o ad un Agente Consolare per i reati commessi all’estero.
Eccezionalmente, in caso di flagranza di reato che impone o consente l’arresto, la querela può essere proposta anche in forma orale ad un agente che si trovi nel luogo in cui è stato consumato il reato.
Cosa deve fare l’Autorità che riceve la querela?
L’Autorità che riceve la querela, dopo aver attestato data e luogo di presentazione, procede all’identificazione della persona che ha proposto la querela, ed all’invio degli atti all’ufficio del pubblico ministero per le indagini del caso.
Quali sono i termini entro i quali deve essere esercitato il diritto di querela?
La querela deve essere presentata nel termine perentorio di tre mesi dalla notizia del fatto costituente reato.
Il termine è di sei mesi quando si tratta di delitti contro la libertà sessuale.
Cosa deve contenere la querela?
Nell’atto di querela deve essere indicato il fatto che costituisce reato, corredato di ogni notizia inerente l’autore, e le fonti di prova.
E’ inoltre molto importante che dalla querela risulti in modo chiaro ed inequivoco la manifestazione della persona offesa affinché si proceda in giudizio e venga punito l’autore.
Forma della querela
La querela può essere presentata
– oralmente, in questo caso verrà redatto un verbale da parte dell’autorità che la riceve;
– per iscritto, in tal caso può essere consegnata brevi mano oppure spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.
La remissione di querela
La remissione di querela consiste in un atto con il quale la persona offesa che abbia già presentato querela provvede a revocarla, cioè a ritirarla.
La remissione di querela è efficace solo se viene accettata dalla parte querelata. Solo in questo modo la remissione determina l’estinzione del reato.
La querela precedentemente proposta può essere sempre ritirata, tranne nel caso di violenza sessuale o atti sessuali con minorenni.
La rinuncia al diritto di proporre querela
La rinuncia al diritto di proporre querela si verifica quando la persona offesa dal reato non presenta querela. La rinuncia può essere:
– espressa: in tal caso viene redatto un atto nel quale la persona offesa dichiara di non voler procedere alla presentazione di querela;
– tacita: in tal caso la rinuncia si verifica per fatti concludenti, cioè per il sol fatto di non aver presentato querela. Infatti, decorso inutilmente il termine fissato dalla legge senza aver presentato querela, automaticamente si determina la perdita del diritto.
L’attestazione della ricezione
Colui che ha presentato la querela, sia orale che scritta, ha diritto di richiedere una ricevuta che attesta l’avvenuta presentazione della querela.